Vitamine idrosolubili e liposolubili, tutto quello che bisogna sapere

Nutrienti fondamentali per la salute, le vitamine sono state scoperte all’inizio del 1900 da un medico Polacco.
Da allora se ne conoscono in modo sempre più approfondito le proprietà e gli effetti sulla prevenzione e la cura di numerose patologie.
Scopriamo che cosa sono le vitamine in generale, insieme alle differenze tra le vitamine idrosolubili e le vitamine liposolubili.
Cosa sono le vitamine e a che cosa servono
Tra i nutrienti indispensabili per l’organismo umano ci sono le vitamine idrosolubili e liposolubili.
Si tratta di sostanze che regolano diverse reazioni metaboliche, oppure che favoriscono la produzione e il “funzionamento” degli enzimi.
In sostanza, sono un importante carburante per il corpo, in quanto regolano tantissime reazioni.
Per ognuna di loro (ne esistono di diverse con funzioni specifiche) esiste un fabbisogno giornaliero per mantenere il corpo in salute.
Quando si registra una carenza di vitamine, si è quindi in presenza di ipovitaminosi, mentre nel caso contrario, quando i nutrienti sono troppi, si è in presenza di ipervitaminosi.
Vitamine idrosolubili e vitamine liposolubili, le differenze
Le vitamine si dividono essenzialmente in due macro-gruppi
Vitamine idrosolubili, che non vengono accumulate dal corpo umano e quindi devono essere assunte quotidianamente.
La principale fonte sono gli alimenti e gli integratori.
Di questo gruppo fanno parte le vitamine del gruppo B, la H la PP e la C.
Vitamine liposolubili
Le vitamine liposolubili sono assorbite insieme agli alimenti e vengono conservate all’interno del fegato.
Se non vengono assunte per lunghi periodi, possono diventare carenti.
Si parla di nutrienti liposolubili in riferimento alle vitamine A, D, E e K.
Le vitamine idrosolubili dove si trovano e quali funzioni hanno
All’interno della classificazione delle vitamine idrosolubili si trova l’intero gruppo di vitamine B, acido folico compreso.
Vitamina B1
Con la tiamina, detta anche B1, i tessuti nervosi vengono nutriti a dovere dall’organismo.
Ve ne sono buone percentuali nei legumi, nei cereali, nella carne di maiale e nel lievito di birra.
Quando la tiamina è carente, può provocare danni neurologici e il beri beri.
Una malattia che ha permesso a Funk di scoprire le vitamine più di un secolo fa e intuire le loro funzioni.
Vitamina B2
La riboflavina, o B2, nutre la pelle e le mucose.
La si trova principalmente all’interno del lievito di birra, dei cereali integrali, nella carne e nei derivati del latte.
La sua carenza si registra in caso di malnutrizione.
Vitamina B3 o PP
Respirazione cellulare, sintesi di acidi e amminoacidi sono legati alla presenza di Niacina o vitamina PP.
È comune nei cibi di origine animale, mentre chi ha una dieta ricca di proteine ne assume sicuramente quantità sufficienti.
Quando è carente si incorre nella malattia detta Pellagra, che causa dermatite e desquamazione a livello di epidermide.
Vitamina B5
La vitamina B5, o acido pantotenico protegge da specifiche patologie e si trova in buone percentuali all’interno del tuorlo d’uovo e dei legumi.
La piridossina (B6) ha invece effetti sulla sintesi dell’emoglobina e sul metabolismo di lipidi e carboidrati.
Quando è carente il corpo accusa stanchezza e debolezza, fino ad arrivare a casi di anemia.
Vitamina B6
Detta anche piridossina, è fondamentale per il metabolismo degli amminoacidi.
Se ne trova in quantità all’interno di alimenti verdi come spinaci e piselli, oltre che nelle banane.
Si deposita nel cervello e nel fegato e viene assorbita a livello di intestino tenue.
Vitamina B12
Infine, la Cobalamina o B12 è legata al metabolismo di amminoacidi e acidi grassi.
È molto difficile esserne carenti, se non in presenza di una dieta vegana.
Le carni rosse, il fegato e il pesce ne sono ricchi.
Vitamina C
La vitamina C, detta anche acido ascorbico, è essenziale per rafforzare il sistema immunitario e proteggere il corpo da alcune allergie comuni.
Ha un’azione antiossidante e neutralizza i radicali liberi, proteggendo al contempo anche lo stomaco.
Se ne trovano grandi quantità in verdura e frutta (specialmente negli agrumi) e una sua carenza può provocare dolori muscolari, apatia, inappetenza e, nei casi più gravi, lo scorbuto.
Vitamina H
La biotina, conosciuta comeVitamina H, è prodotta dalla flora intestinale ed è comune trovarla in diversi alimenti come pollo, frutta secca, formaggi e pesce.
La sua funzione è legata alla sintesi del glucosio.
Vitamine idrosolubili, dove si trovano e quali funzioni hanno
Vitamina A
Si chiama retinolo e già dal suo nome è possibile evincerne l’utilità per l’apparato visivo.
La vitamina A si trova in cibi come burro, uova, latte e formaggio, oltre che nel fegato e nelle carni animali.
Ne sono ricchi anche i vegetali gialli, rossi e arancioni come pomodoro, carote, anguria e frutti di bosco.
La sua carenza può causare abbassamento della vista fino alla perdita totale e, in generale, è necessaria per un corretto sviluppo a livello fisico.
Vitamina D
L’ergocalciferolo è una tipologia di vitamina D che regola il metabolismo del calcio e favorisce la formazione e il rinnovamento del tessuto osseo.
A differenza del colecalciferolo, prodotto autonomamente dall’organismo, questo viene assunto tramite cibo o sintetizzato dalla pelle quando esposta al sole.
È presente in pesci grassi e azzurri, latticini, uova e fegato.
Se in eccesso, può causare calcificazioni, nausea, diarrea e spasmi muscolari.
Quando è carente invece causa di rachitismo, deformazione ossea e decalcificazione.
Vitamina E
Il Tocoferolo è un nutriente dalla potente azione antiossidante, utile per supportare la salute cellulare.
È molto sensibile al calore e viene meno quando i cibi sono sottoposti a cottura.
La vitamina E si trova principalmente all’interno di frutti oleosi come semi e olive.
Quando è carente si possono verificare rallentamenti nello sviluppo e problemi legati al metabolismo in tutto il corpo.
Vitamina K
Fondamentale per la corretta coagulazione del sangue, viene assunta attraverso ortaggi come cavoli e spinaci, oltre alla carne (fegato).
È raro esserne carenti, salvo a seguito di lunghe profilassi antibiotiche o malattie autoimmuni.
È pericoloso assumere troppe vitamine?
Come un livello troppo basso di nutrienti è dannoso per l’organismo, una concentrazione troppo alta di vitamine può portare all’insorgenza di disturbi e patologie.
Si tratta del fenomeno detto ipervitaminosi, legato in maggior numero a un’abbondanza di vitamine A, D, E e K.
Queste, infatti, fanno parte del gruppo delle vitamine liposolubili e si accumulano all’interno del fegato e sono più lente da smaltire.
Quando il corpo registra un eccesso di C e B, invece, riesce a espellerle attraverso gli organi emuntori poiché si tratta di vitamine idrosolubili.
I sintomi più comuni delle ipervitaminosi sono:
- Nausea, vomito e malformazioni per la vitamina A
- Aumento di calcio, sete e affaticamento per la vitamina D
- Vampate, trombosi e anemie per la K
Registrare un eccesso di vitamine è praticamente impossibile ricorrendo solo all’alimentazione.
Ecco perché scegliere integratori naturali a filiera controllata come quelli di Vitamix Life si rivela la scelta vincente per un’integrazione efficace.